Lecco, 20 ottobre 2017
La Fondazione don Giovanni Brandolese invita tutto il territorio giovedì 26 ottobre ad una serata di incontro dal titolo “L’educazione è un fatto corale”, che si svolgerà alleore 21.00 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Lecco (INGRESSO LIBERO). Interverranno Mariella Carlotti, Docente di storia dell’Arte e Presidente dell’Istituto San Niccolò di Firenze, Romeo Sozzi, imprenditore titolare di Promemoria, e Francesco Senese, violinista dell’Orchestra Mozart e direttore artistico del Festival Musica sull’Acqua. Introdurrà l’incontro Plinio Agostoni, presidente della Fondazione don Giovanni Brandolese e modererà il giornalista Gerolamo Fazzini. Una professoressa, un imprenditore e un direttore d’orchestra dunque, insieme per riflettere e dialogare sulla coralità della responsabilità educativa, che coinvolge non solo gli addetti ai lavori ma la società tutta. Il convegno è promosso in collaborazione con numerose scuole del territorio: Pietro Scola, Massimiliano Kolbe, Liceo Leopardi, Fondazione Luigi Clerici di Lecco, Campus Molinatto di Oggiono, Istituto Santa Giovanna Antida di Mandello, Fondazione Mons.Giulio Parmigiani di Valmadrera, Caterina Cittadini di Calolzio, Istituto San Vincenzo di Erba, San Carlo Borromeo di Inverigo insieme all’ Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche).
Comunicato stampa post convegno
Lecco, 27 ottobre 2017
COMUNICATO STAMPA
L’EDUCAZIONE E’ UN FATTO CORALE
La città risponde all’invito della Fondazione Brandolese
Grande successo ieri sera per l’incontro dal titolo “L’educazione è un fatto corale” promosso dalla Fondazione Don Giovanni Brandolese insieme ad altre scuole paritarie del territorio presso la Camera di Commercio di Lecco moderata dal giornalista Gerolamo Fazzini. Numerose le personalità accorse all’incontro, tra le quali il sindaco di Lecco Virginio Brivio, la vicesindaco Francesca Bonacina e molti presidenti e direttori delle Associazioni di categoria del territorio. A tema l’educazione: “non un compito relegato alla scuola” ha commentato il presidente della fondazione Brandolese Plinio Agostoni ma “un compito che è responsabilità di tutti perché ha a che fare con la persona nel suo valore ultimo”. Mariella Carlotti, preside dell’Istituto San Niccolò di Firenze, ha sottolineato come l’educazione sia davvero l’emergenza di questo mondo. I giovani di oggi rivelano sempre più un disprezzo per la realtà come punto di dipendenza, riducono il cuore a istinto, riducono la ragione e mostrano sempre più una profonda difficoltà a superare le fatiche. Su questo l’educazione deve intervenire. La scuola del passato, asettica o ideologica, è fallita. Occorre una scuola che comunichi un metodo che aiuti i ragazzi a non spegnere la curiosità con cui Dio li ha fatti. Occorre che l’altro impari ad imparare e che sia introdotto ad una coscienza di sé e del mondo. Occorre aprire i ragazzi alla realtà e alla scoperta del cuore come criterio di giudizio. Occorre suscitare domande e aiutare i ragazzi ad imparare dai loro errori e dai loro insuccessi. Gli adulti devono tener ben presente che l’alunno e il figlio ideale non è quello che si vorrebbe ma è esattamente quello che si ha: solo da questa stima dell’altro può accadere una vera educazione”. Alla serata è intervenuto anche Francesco Senese, direttore artistico del Festival Musica sull’Acqua e violinista dell’orchestra Mozart, il quale ha sottolineato l’importanza nel percorso educativo di un’alleanza tra alunno, maestro e famiglia. “Fondamentale in questo processo è il valore dell’esempio, primo fattore educativo” ha sottolineato l’imprenditore Romeo Sozzi, titolare di Promemoria. “Una docente, un violinista e un imprenditore, a testimonianza che l’educazione è un fatto corale, perché da questa dipende il futuro di tutti” ha concluso Plinio Agostoni, che ha sottolineato anche la necessità di una presa di responsabilità in termini economici a sostegno alle scuole. “Compito delle scuole” ha infine ricordato monsignor Maurizio Rolla “è mantenere desta la scintilla per la passione educativa in modo tale che sia un punto che infiammi l’intera città”.
