“Il futuro dell’uomo dipende dalla cultura”: così Giovanni Paolo II all’Unesco.
Ed è a partire da questa affermazione, che a Lecco si è pensato di istituire una scuola superiore: un liceo classico ed un istituto professionale.
L’idea è stata proprio quella di creare un polo scolastico-educativo, dove ai ragazzi venisse offerto un percorso formativo completo e omogeneo.
E si è pensato ad una Fondazione, il cui progetto realizzativo ha incontrato i favori di una grande parte della città e del territorio: numerosi sono stati gli imprenditori, le aziende ed i liberi professionisti che hanno dato il loro entusiastico si.
E tra coloro che vi hanno aderito, va messo anche il mio nome e quello della mia famiglia. Invitata a parteciparvi, ho accettato con entusiasmo perché la responsabilità educativa che sento come “genitore” ha avuto, così, l’opportunità di essere più ampia e più concreta attraverso, appunto, la collaborazione e la corresponsabilità nell’istituzione di un ambito educativo.
Questa iniziativa ha posto tutti quanti nella condizione, mentre si vive il presente, di guardare con sollecitudine al domani affinché non abbia a sorprenderci spenti ed operativamente impreparati: infatti è dall’educazione dei giovani e dalla crescita del capitale umano che dipendono il futuro, il benessere e la qualità della vita.
E noi, che viviamo l’esperienza cristiana e apparteniamo come tali non soltanto alla Chiesa, ma all’intera comunità civile, alla comunità della nostra città, vogliamo proporre – mediante anche questa istituzione scolastica alla quale abbiamo dato il nome di “Giacomo Leopardi” – l’intimo rapporto che intercorre tra fede e cultura, tra evangelizzazione e storia.
Per educare occorre avere qualcosa di significativo da trasmettere. Occorre essere dentro una storia ricca di significato, viva nel presente perché viva è la tradizione del passato.
E una scuola che nasce è una speranza che si incarna non soltanto nelle giovani generazioni, ma anche negli adulti che la propongono e che la realizzano.
Una scuola nata dal basso, con l’iniziativa primaria di genitori e docenti. Una scuola capace di dare motivazioni, in un contesto dove la pluralità di proposte è necessaria, riuscendo così, non soltanto a sviluppare una sana concorrenza anche nel settore educativo, ma anche di rendere visibile la proposta di “scuola cattolica” di cui la nostra società ha concreto bisogno.
Ecco perché una pluralità di scuole è condizione indispensabile per la crescita della modernità.
Una proposta formativa e culturale – quella della Fondazione Brandolese – che punta sulla qualità: soprattutto su una comunità educante istituzionale e territoriale nella quale è evidente che non esiste possibilità educativa se non c’è un contesto che educa.
Da qui la realizzazione intelligente di questa scuola, capace di dare qualcosa di nuovo e di vero. Una iniziativa nella quale sono fiera di sentirmi coinvolta in quanto “genitore” e in quanto “fondatore”, iniziativa che è segno concreto di un impegno teso a dare risposta alla richiesta più importante dei nostri figli: diventare grandi.
Maria Grazia Colombo – Presidente Nazionale Agesc
Intervento al Seminario di Studio sulle Fondazioni promosso dal Centro Studi Scuola Cattolica – CSSC, Roma, 10 maggio 2007
** Intervento al Seminario di Studio sulle Fondazioni
Promosso dal Centro Studi Scuola Cattolica – CSSC
Roma – 10 maggio 2007