Franco Nembrini, insegnante, scrittore, educatore, oltre che volto noto ai telespettatori di TV2000 per la quale ha curato una serie di lezioni sulla Divina Commedia di Dante e su Pinocchio, ha pubblicato, un paio di anni fa, un libro intitolato “L’avventura di Pinocchio” ovvero “Rileggere Collodi e scoprire che parla della vita di tutti”.
Si aprirà così la nostra rassegna “Il Tesoro di Pinocchio”: la sera del 5 novembre, al Cenacolo Francescano, Franco Nembrini ci racconterà come l’avventura del più celebre dei burattini altro non è che la parabola della vita coi suoi grandi desideri, le sue attese e insieme i limiti, gli errori, le valutazioni e i giudizi sbagliati.
Le avventure di Pinocchio racconta queste forze presenti nel cuore di ogni uomo: in particolare come, sbagliando migliaia e migliaia di volte, l’uomo cerchi di appagare un profondo bisogno di infinito che, anche dopo tantissimi errori e delusioni, si ripresenta continuamente.
Rileggere Pinocchio può essere dunque l’occasione per comprendere il senso dei desideri che infiammano il nostro cuore, e un aiuto a riconoscerci per gettare un altro raggio di luce sul mistero di ciò che siamo.
Anche nel mondo e nella cultura di oggi, come ai tempi dell’uscita del racconto di Collodi, alcuni grandi temi continuano a confonderci. Per citarne alcuni: la fatica di dare un significato e un valore alla figura e alla presenza del padre; la casa che non sembra più essere la dimora in cui affrontare le grandi domande e attese della vita; l’idea di libertà banalmente interpretata come opportunità di fare quel che pare e piace e di seguire i propri istinti anziché come energia o motore per la realizzazione del proprio destino o della felicità.
In un simile contesto è sempre più difficile incontrare veri e propri maestri che, in modo affascinante, indichino la strada verso la realizzazione di una felicità vera, totale, all’altezza delle necessità più profonde del cuore.